I progetti di riqualificazione urbanistica sull’asse ovest della città sottoposti al parere di circa 200 persone che ieri sera hanno preso parte alla serata organizzata dal circolo PD alla presenza del Sindaco di Modena
Traffico congestionato, pochi spazi per spostarsi a piedi o in bici, degrado urbano derivato da migliaia di metri quadrati di aree industriali dismesse, una rete ciclabile a macchia di leopardi con tanti tratti non collegati. Un piccolo commercio schiacciato dai supermercati. Elementi che rendono oggi meno vivibile di ieri un quartiere, quello della Madonnina, che dopo lo smantellamento della linea ferroviaria storica ha bisogno di una ricucitura e di una riqualificazione radicale.E poi la presenza delle fonderie che fino al 2022 anno o del loro trasferimento a Navicello continueranno ad emettere polveri e gas. Problemi caldi e non facili da gestire se non in una visione d’insieme quelli posti ieri sera dalla platea di circa 200 cittadini intervenuti all’assemblea pubblica organizzata dal locale circolo PD alla presenza del Sindaco di Modena per confrontare i progetti di riqualificazione previsti. Per il progetto di riqualificazione della cosiddetta diagonale, il comune riceverebbe due milioni di euro ci contributo dal Cipe per un progetto da 2,5 milioni. Con tre progetti già sul tappeto. Su questo asso i collegamenti di ricucitura sarebbero tra le vie Fiorenzi-Rinaldi e Nobili – Saltini che i residenti hanno chiesto di confermare. Critiche dalla platea dalle fila di Mobastacemento che ha chiesto garanzia non solo sul presente ma anche sul futuro dell’area delle fonderie dopo lo smantallamento. Rassicurazioni arrivate dell’assessore Vandelli presente in sale. E sul presente la richiesta unanime di un quartiere che torni ad essere vivibile e a misura di uomo e non solo di auto.
Nel video intervista a:
– Gianluca Fanti, Segretario circolo Madonnina PD
– Giancarlo Muzzarelli, Sindaco di Modena


































