Un nuovo sciopero dei giudici di pace comincia da oggi sino al 6 maggio. Alla base della contestazione, che mette a rischio mezzo milione di processi, la riforma della magistratura onoraria voluta da Andrea Orlando

A rischio lo svolgimento di 500mila udienze. Inizia oggi lo sciopero dei giudici di pace per opporsi ai contenuti della riforma della magistratura onoraria richiesta dal ministro della Giustizia Andrea Orlando. Lo sciopero avrà la durata complessiva di un mese, precisamente fino al prossimo 6 maggio 2018 e per questo motivo, secondo i sindacati che hanno indetto la mobilitazione, l’Associazione nazionale giudici di pace e l’Unione nazionale giudici di pace, potrebbe essere sospeso lo svolgimento di mezzo milione di udienze. Oltre a contestare la riforma Orlando che include l’introduzione del compenso forfait, l’estensione delle competenze anche nel penale e l’impegno lavorativo nel massimo di due giorni a settimana, ciò che renderebbe ancora più precario il loro lavoro, i giudici di pace richiedono il consolidamento dei magistrati onorari e dei giudici di pace in servizio, con l’attuazione del trattamento economico e previdenziale dei magistrati di tribunale.