Un nuovo stop arriva al progetto di riqualificazione dell’ex-ospedale Sant’Agostino. A dirlo è il Soprintendente unico di Bologna e Modena, che a seguito del ritrovamento di mura medievali nel sottosuolo ha stabilito una modifica del progetto per poterle valorizzare

Il progetto di riqualificazione dell’ex-ospedale Sant’Agostino subisce un’altra battuta d’arresto. Uno stop che questa volta arriva dal Soprintendente unico di Bologna e Modena, Luigi Malnati, che a seguito dei rilievi da parte dell’ente che tutela i beni culturali ha espresso una parziale bocciatura dell’attuale progetto. In particolare, sono stati chiesti chiarimenti sulla parte architettonica e archeologica, più precisamente su quella detta “preventiva”, che costituisce un elemento fondamentale nella fattibilità del progetto. Durante i lavori di scavo, sono state infatti rivenute mura di epoca medievale a pochi metri nel sottosuolo che necessitano una valorizzazione non prevista nel piano di riqualificazione dell’ex ospedale. Questa parte del progetto, secondo Malnati, va necessariamente ripensata. Prossimo alla pensione, l’attuale Soprintendente ha già lasciato il compito di seguire le eventuali modifiche al suo successore. La strada per la riqualificazione, il cui progetto è da anni oggetto di numerose contestazioni e polemiche, è quindi ancora lunga. Nell’immediato sono necessari approfondimenti tecnici per capire come cambiare il disegno, il via ai cantieri per costruire il complesso di gallerie e spazi di carattere culturale, è rinviato a data da destinarsi.