È stato chiesto il rinvio a giudizio per i 4 stranieri responsabili del macabro scherzo jihadista avvenuto nel gennaio del 2016 a Vignola ai danni di un gruppo di minorenni. I responsabili si costituirono poco dopo il fatto dichiarando che si era trattato di uno scherzo

Terrorizzarono cinque minorenne con una pistola scacciacani e una domanda specifica ‘Credete in Dio o in Allah?’, e poi dopo aver spaventato le loro vittime andarono via dicendo che si trattava solo di uno scherzo. L’episodio, avvenuto a Vignola in via Resistenza, risale al 5 gennaio 2016. A distanza di due anni dall’accaduto il giudice per le indagini preliminari ha chiesto il rinvio a giudizio per i 4 ragazzi, tutti stranieri, autori del macabro scherzo. Erano circa le 23:30 quando cinque adolescenti del posto, vennero avvicinati dal gruppo incriminato e minacciati con una pistola a salve. Dopo essere stati messi in fila, i minorenni si sono sentiti porre la domanda relativa alla loro fede e poi come se niente fosse accaduto, gli aggressori li hanno lasciati andare dicendo che si era trattato solo di uno scherzo. Intanto quella sera vennero anche sparati diversi colpi di pistola in aria, e i militari i giorni seguenti a poche decine di metri dal luogo dell’episodio, recuperarono dall’interno di un tombino tre bossoli di proiettili. Gli autori del macabro scherzo, un marocchino, due tunisini e un albanese tra i 21 e i 24 anni, tutti residenti a Vignola e con regolare permesso di soggiorno, nei giorni seguenti il fatto si costituirono ai carabinieri autonomamente, confessando che si era trattato di una goliardata. Nonostante ciò il caso è approdato in procura e ora è stato chiesto il processo per i 4 responsabili.