Nell’ambito dell’inchiesta dell’Antiterrorismo di Torino condotta dalla Digos anche a Modena sono state avviate delle perquisizioni. Tre persone di origine marocchina sono state colpite dall’ordinanza. Si tratta di un padre con le sue due figlie, una è risultata essere in contatto su Facebook con il militante isis arrestato ieri a Torino

L’arresto di El Mahdi Halili di ieri a Torino ha dato il via ad una serie di perquisizioni in tutto lo stivale. La soglia di attenzione si è alzata anche a Modena dove tre persone sono state colpite dall’ordinanza di perquisizione. Si tratta di un padre con le sue due figlie tutti di origine marocchine. La famiglia abita nei pressi di viale Gramsci e da quanto sembra conducono una vita apparentemente normale. Nei loro confronti non è stata mossa alcuna accusa e nessuno è indagato, sono però attenzionati dalle forze dell’ordine in quanto, una delle ragazze risulta essere in contatto tramite Facebook con il 23 enne italo marocchino arrestato ieri l’accusa di essere un reclutatore via internet di combattenti per la jihad e l’Isis e considerato l’autore del primo testo di propaganda dell’isis in Italiano. Al padre e alle due ragazze, poco più che ventenni, sono stati sequestrati i cellulari e il tablet e sigillato e portato via il computer di casa. Le indagini, condotte dalla Digos di Modena, dovranno stabilire in che modo i tre, e in particolare la ragazza, possano essere entrati in contatto con il militante Isis arrestato. Al momento non è stata mossa nessuna accusa e nessuno risulta indagato.