Lanciato da due vittorie di fila il Carpi è di scena oggi alle 15 a Palermo, coi rosanero privi di dieci giocatori. Calabro deve valutare se rischiare Sabbione
E’ un Palermo decimato quello che misura le ambizioni da grande del Carpi. In attesa di tagliare quella quota 50 che vale la salvezza virtuale e a cui mancano appena 6 punti, la squadra di Calabro è attesa oggi alle 15 in Sicilia da un antipasto di quel finale di stagione ricco di avversari di alta classifica che potrebbe far cambiare in corsa gli obiettivi della squadra biancorossa. Il Palermo di Tedino ha superato il momento di crisi culminato con 3 ko di fila e nelle ultime 4 gare ha raccolto 8 punti come il Carpi. Un avversario sulla carta di un’altra categoria, ma che oggi dovrà fare a meno di ben 10 possibili titolari, fra cui il numero uno Posavec, l’ex biancorosso Struna, il capitano Nestorovski e la “mente” Chochev. Un Palermo decimato che non farà cambiare piani al Carpi, pronto a replicare l’efficace assetto con una sola punta che ha fruttato gli ultimi risultati positivi. Senza Mbakogu, in attacco Calabro è tentato dal far rifiatare Melchiorri, in vista delle due gare ravvicinate con Ternana e Venezia, per rilanciare uno Nzola fin qui più che deludente. Da valutare Sabbione, vittima di un problema muscolare, al suo posto dietro la punta pronto Jelenic. Al Barbera il Carpi è imbattuto: nel 2014 Colombi parò un rigore a Dybala e i biancorossi di Pillon si imposero per 2-1 coi gol di Mbakogu e Pasciuti. Nel 2015 sul campo dei rosanero arrivò il primo storico punto in A timbrato dal gol di Borriello. A fine anno il Palermo beffò sul fotofinish il Carpi, costretto a retrocedere: un motivo in più per consegnare oggi il conto a Zamparini.






































