Zona Cittadella e piazzale Primo Maggio a Modena ancora bersaglio della criminalità. I chioschi di abbigliamento durante la notte sono stati presi d’assalto da ladri scassinatori. Chiuso per 30 giorni un bar della zona perché frequentato da pregiudicati

Cittadini e commercianti della zona di viale Cittadella e piazzale Primo Maggio esasperati dalla presenza di spacciatori e di reati connessi al commercio di sostanze stupefacenti. Siamo nell’area della stazione delle autocorriere. Qui nella notte i chioschi di attività prevalentemente di abbigliamento sono stati nuovamente presi di mira da ladri scassinatori. In quest’ultimo caso i chioschi ai numeri 4 e 15 gestiti rispettivamente da un pakistano e da una ragazza cinese. Non vuole farsi  riprendere ma racconta che per lei si tratta del quarto furto in un anno, il secondo solo nel 2018. In quest’ultimo caso sono stati rubati giacche e pantaloni ma il danno rimane alto perché per la seconda volta la porta di ingresso è stata danneggiata. Materiale elettronico, cuffie ed altoparlanti sono stati invece rubati nel chiosco gestito da un pakistano che già qualche mese fa ha subito la rottura di una vetrata costata quasi mille euro. Qui i danni dello scasso sono spesso maggiori della merce rubata e i titolari si sentono abbandonati. Poco più in la attraversando il parco primo maggio, al centro di numerose retate ed arresti da parte delle forze dell’ordine si arriva alle attività commerciali che si affacciano su viale cittadella, di fronte al liceo. Qui il Sahara caffè, gestito da un italiano ma di proprietà di uno straniero, già nei giorni scorsi luogo in cui avevano tentato di trovare rifugio alcuni spacciatori in fuga, è stato chiuso a seguito della sospensione per trenta giorni della licenza ai danni del titolare dell’attività, un marocchino di 44 anni. Il provvedimento emesso dal questore segue la presenza, all’interno di un pregiudicato straniero che aveva con se trenta grammi di cocaina oltre alla presenza di altri pregiudicati per reati connessi allo spaccio