E’ trascorso poco più di un anno dalla morte del bimbo moldavo di tre anni e otto mesi deceduto per maltrattamenti e percosse al Policlinico di Modena. Oggi si è chiuso il processo a carico della mamma e del compagno di lei. Per la donna la pena è di 5 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale
Questa mattina al Tribunale di Modena si è tenuta l’udienza preliminare a carico della coppia accusata della morte di un bimbo di 3 anni e 8 mesi deceduto poco dopo l’arrivo al Policlinico, per maltrattamenti e percosse. Il processo si è concluso con il patteggiamento di una condanna a 5 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale nei confronti della mamma del piccolo, mentre 1 anno e 10 mesi per il compagno albanese della donna accusato di auto calunnia e omissione di soccorso. Dopo poco più di un anno dalla morte del bimbo, che abitava insieme ai due in un miniappartamento di via Carlo Sigonio, i giudici hanno stabilito che si è trattato di omicidio. Il tutto risale al 14 gennaio del 2017, quando la mamma aveva chiamato il Pronto Soccorso per un malore del bimbo, in realtà fin da subito i medici ma soprattutto l’esame autoptico evidenziarono chiari segni di percosse sul suo corpicino. Nel corso dell’autopsia si scopri un’infezione collegata alla rottura del mesentere, causata da una violenta botta. Il primo passo della coppia era stato fatto dal compagno della donna, che si era autodenunciato ai carabinieri e alla procura come responsabile del decesso. Nei successivi interrogatori però la donna ammise le sue colpe e racconto di aver picchiato lei stessa il figlio dopo aver più volte discusso col compagno, innervosito dai pianti del bambino.






































