Tecnici al lavoro nell’area dell’ex consorzio agrario, di proprietà Esselunga, abbandonata da 20 anni. Nessuna conferma ufficiale ma potrebbe essere il primo segnale dei cantieri per la realizzazione del nuovo supermercato e la riqualificazione della zona

Semplici rilevazioni specificano i tecnici della ditta di Pavia specializzata in misure di carattere topografico, altimetrico e sulla superficie del terreno, ma la presenza di persone al lavoro nell’area di proprietà Esselunga, abbandonata a sé stessa da almeno 15 anni, ed oggi ricompresa nell’area del Piano Periferie, è segno che qualcosa di muove. Il destino dell’area su cui è stata confermata la realizzazione della struttura commerciale di medie dimensione a marchio Esselunga, è stata bloccata e vincolata per anni dalla querelle tra la stessa Esselunga, il Comune e coop estense, questi ultimi proprietari dei terreni confinanti. Diatriba risolta soltanto con nuovi accordi col Comune e la ridefinizione del cosiddetto Master Plan nel 2016 e nel 2017, quando nel mese di aprile Esselunga confermò l’intenzione di andare avanti con la realizzazione del supermercato  in un area rimasta strategica della città, cerniera tra la parte sud e nord della stazione dei treni e capace di fare diretta concorrenza al rivale di sempre Coop Estense, che a pochi metri, all’R-Nord non a caso ha investito recentemente sul suo storico supermercato.  Esselunga, proprietaria di un lotto di circa 45mila metri quadri, nell’aprile scorso si è dichiarata pronta ad avviare l’importante intervento di riqualificazione urbana. Inserito in quello che da li a poco avrebbe coinvolto anche il comune, con il bando periferie. Interessi diversi ma intrecciati, dopo tanti anni, nella riqualificazione dell’area. In una intesa ritrovata tra Comune e colosso commerciale sancito nella primavera scorsa della permuta di una porzione dell’area produttiva su via Fanti, funzionale anche ai servizi della nuova casa della salute in costruzione, con l’area comunale che sarà adibita parcheggio davanti al supermercato. Che, in questi giorni la presenza dei tecnici all’interno dell’area, per i rilievi preliminari, fa presumere possa diventare presto realtà.