Ieri è arrivata la confessione del mandante della tentata estorsione ai danni di un imprenditore. Il 59enne, arrestato dai carabinieri di Pavullo, ha rivelato di aver chiesto l’aiuto di Salvatore Lionetti, già noto alle forze dell’ordine per numerose estorsioni con metodi di stampo mafioso

Sul caso della tentata estorsione da un milione di euro ai danni di un imprenditore di Serramazzoni arriva la confessione. Ieri davanti al gip Paola Losavio il 59enne dalle iniziali A.S. ha ammesso di essere il mandante. Ha inoltre confessato di aver “reclutato” il 41enne Salvatore Lionetti, casertano detto ‘O Zingarone già noto alle forze dell’ordine, per richiedere i soldi, minacciare e incendiare l’auto dell’imprenditore. Il mandante e l’estorto sono parenti ed il motivo del gesto sarebbe riconducibile ad un litigio tra i due. Lionetti si è avvalso della facoltà di non rispondere e ora si trova in carcere, mentre il 59enne è agli arresti domiciliari. La vicenda ha avuto inizio il 23 agosto dell’estate scorsa, quando l’imprenditore di Serramazzoni è stato avvicinato da Lionetti ed è stato intimato a versare un milione di euro per evitare fatti spiacevoli a lui e alla sua famiglia. Nella notte del 25 e 26 settembre la seconda azione: l’incendio dell’auto davanti alla sua casa di Serra. Sembra inoltre che fosse in programma un’aggressione ai danni di un familiare come terzo atto intimidatorio.