Pasquale Concas, il 50enne accusato della morte della giovane prostituta trovata cadavere a Gaggio In Piano, sembra essere sotto choc. Durante l’interrogatorio di garanzia con il gip ha fatto scena muta e non si riconosce nelle accuse a lui rivolte
Pasquale Concas, non parla è sotto choc. Il 50enne di origine sarda fermato dalla polizia di stato di Modena perché accusato della morte violenta della giovane prostituta ungherese Mata Arietta, trovata cadavere domenica scorsa sui binari della stazione di Gaggio in Piano, ieri mattina sembra aver fatto scena muta davanti al Gip del tribunale di Modena per l’interrogatorio di garanzia. Si è avvalso della facoltà di non rispondere, e in queste ore si attende la decisione del giudice, che si è riservato sulla convalida del fermo. I due legali dell’uomo hanno chiesto di valutare se la misura cautelare del carcere sia adeguata alle condizioni di Concas, che sembra essere apparso provato e poco lucido. Inoltre, sempre secondo i due difensori, siccome Concas ha un lavoro stabile dipendete e un domicilio a Montale non sussiste il rischio fuga. Per questo motivo ne hanno richiesto la scarcerazione. Intanto però Pasquale Concas con il suo silenzio non si è assunto alcuna responsabilità in merito alla morte della giovane prostituta. Gli agenti della Squadra Mobile della Polizia di Stato stanno continuando le indagini. Il caso infatti è ancora aperto e gli agenti si stanno muovendo anche su altri versanti seguendo diverse ipotesi investigative. Dall’interrogatorio con il protettore della giovane prostituta, sembrano essere emersi altri fatti importanti, al momento però ancora coperti dal segreto d’indagine.