Il Comitato di cittadini Viale Gramsci e dintorni ha illustrato ieri sera, insieme ai legali, i contenuti del ricorso al Tar contro la realizzazione nell’area di via Massarenti, del nuovo Polo Logistico GLS. Il Comune, secondo i ricorrenti, avrebbe utilizzato lo strumento urbanistico sbagliato

Se la richiesta di sospensiva sarà accolta entro febbraio i lavori, già avviati da un mese per la realizzazione del nuovo Polo logistico GLS nell’area di via Massarenti, potrebbero essere interrotti. Sarebbe questo il primo effetto del ricorso al Tar, con richiesta di sospensiva, sottoscritto da 40 cittadini residenti della zona, uniti nel Comitato Viale Gramsci & dintorni e presentato ieri sera in conferenza stampa alla presenza del  legale dell’avvocato Emanuel Tranchino di Modena. Il presupposto per opporsi con possibilità di successo alla realizzazione in quell’area di quell’insediamento – spiegano i legali – è definito da un aspetto procedurale. Ovvero dall’utilizzo, da parte del Comune, di uno strumento urbanistico che risulterebbe non idoneo rispetto ai piani urbanistici del Comune. Dopo la notifica dell’atto, ed il deposito, nei prossimi giorni, il Comitato spera nell’accoglimento della richiesta di sospensiva che entro febbraio potrebbe portare al blocco del cantiere che da settimane procede a ritmi serrati, nel rispetto del programma che prevede la consegna del manufatto entro la fine di aprile. Nella conferenza stampa organizzata ieri sera per illustrare il ricorso alla presenza dei legali, i rappresentanti del comitato hanno ribadito la propria posizione non contraria al progetto ma all’area in cui è stato autorizzato.

Nel video le interviste a:
– Emanuel Tranchino, Legale
– Andrea Giordani, Portavoce Comitato Viale Gramsci & dintorni