Dopo mesi di battaglie politiche che anche a Modena hanno visto manifestazioni di piazza contrapposte, la legge sullo Ius Soli è naufragata in 16 minuti in Senato, per mancanza di numero legale. Art. 1 MDP Modena esprime delusione e parla di mancanza di responsabilità

Dieci giorni fa a Modena, lo Ius soli aveva portato in piazza centinaia di persone, con cortei pro e contro. Una battaglia di civiltà, si era detto. Sulla quale anche il consiglio comunale aveva a lungo dibattuto. Una battaglia che dopo l’approvazione del provvedimento alla Camera è naufragata forse nel peggiore dei modi in Senato. Venerdì scorso, antivigilia di Natale. Giornata in cui era stata calendarizza la discussione sul bilancio e a seguire, quella sulla riforma della cittadinanza. Ma dopo l’approvazione del bilancio economico, sullo ius soli c’è stato il fuggi fuggi generale dei senatori, anche di coloro che quella legge l’avevano sostenuta. Ad un tratto la battaglia sullo Ius soli non sembra interessare più nessuno, compresi coloro che l’avevano condotta per mesi, nelle piazze, in parlamento. La verifica del numero legale non lascia margini. Su 319 necessari almeno per la discussione, ne sono presenti solo 116. Assente anche un terzo dei Senatori del PD che c’erano al momento del bilancio ma risultano assenti quando si arriva alla prova del nove, ovvero al voto definitivo sul provvedimento. Un atteggiamento che lascia l’amaro in bocca a chi, come Art 1 MDP, con la senatrice modenese guerra è rimasto presente in aula aveva chiesto che il provvedimento fosse discusso già un anno fa e che oggi si dichiara deluso sia per la mancata approvazione, ma soprattutto per la mancata discussione.

Nel video l’intervista a Paolo Trande, Capogruppo comunale Art. 1 Mdp Modena