Con la mancata disputa della gara di ieri contro il Santarcangelo si è chiusa di fatto la storia del Modena. Domani il Giudice Sportivo sancirà il quarto 0-3 a tavolino che farà scattare la radiazione dalla Serie C. E dai ricorsi per le sfide con Mestre e Albinoleffe non si attendono sorprese

Il Modena attende solo la comunicazione ufficiale, ma dopo il quarto 0-3 a tavolino che ufficializzerà domani il Giudice Sportivo tutto è pronto per la radiazione della squadra dal campionato di Serie C. I 105 anni di storia del club si chiudono dopo il rifiuto della squadra di ritirare la messa in mora e lo sciopero a seguito delle proposte pervenute dall’Azionariato Popolare prima e dai professionisti Antonio Tazzioli e Carlo Alberto Bulgarelli, supportati dall’imprenditore Carmelo Salerno, nella giornata di sabato. Anche i ricorsi per gli 0-3 a tavolino con Mestre e Albinoleffe presentati alla seconda Corte Sportiva d’Appello, nonostante il rinvio della discussione alla seduta a Sezioni Unite in programma giovedì, non dovrebbero cambiare uno scenario ormai delineato, anche perché tutti i giocatori tesserati per il club a luglio e agosto hanno formalizzato nelle ultime ore la domanda di svincolo. Sul piano sportivo, quindi, il Modena è morto, continuerà l’attività solo il Settore Giovanile a cui Lega e Federazione concederanno una deroga per completare al stagione sportiva. Sul piano giudiziario, invece, la palla è in mano ad Aldo Taddeo e le scelte possibili sono due: istanza di fallimento e concordato liquidatorio, quest’ultima procedura sarà con ogni probabilità quella scelta e che porterà la società a rimanere formalmente in vita. Poi si guarderà avanti, con il Sindaco che di fatto diventerà il referente della Figc per il futuro. La storia ed un progetto solido consentiranno a quello che sarà il nuovo Modena quasi certamente di ripartire dalla Serie D.