Venerdì mattina la Squadra Mobile della Polizia di Stato ha tratto in arresto due palermitani residenti a Modena in flagranza di reato. La coppia stava riscuotendo da un imprenditore agricolo duemila euro, dopo avergliene estorti altri seimila. L’uomo è il marito della proprietaria della baracchina di frutta e verdura incendiata ad ottobre sulla Vignolese
Una storia di minacce, ricatti ed estorsioni sul cui sfondo si innestano recenti fatti di cronaca come l’incendio della baracchina di frutta e verdura in via Vignolese dello scorso ottobre e quello dell’auto della stessa proprietaria dell’attività pochi giorni dopo. Venerdì mattina la Squadra Mobile della Polizia di Stato ha tratto in arresto due quarantottenni palermitani residenti in città, già gravati da precedenti penali, che sono stati fermati in flagranza di reato mentre riscuotevano dalla vittima, un imprenditore agricolo di 57 anni, duemila euro in contanti dopo che nei giorni precedenti gliene avevano estorti altri seimila. I fatti nascono a margine della situazione familiare dell’uomo, in corso di separazione con la moglie che è anche la proprietaria della baracchina e dell’auto incendiata il mese scorso. Gli estortori, conoscendo l’intera vicenda, si sarebbero avvicinati al 57enne proponendogli da una parte un aiuto nel corso della separazione, con la possibilità di fornire false testimonianze, e dall’altra mettendolo in guardia da possibili accuse che sarebbero potute ricadere su di lui a fronte degli episodi di cronaca che hanno coinvolto la moglie. Il tutto a fronte di compensi in denaro, una prima tranche da tremila euro, pochi giorni dopo altrettanti e poi duemila. A questo punto l’uomo ha deciso di denunciare i fatti alla Polizia di Stato che ha arrestato la coppia nei pressi del supermercato Conad di Baggiovara. Il fascicolo è ora affidato al Pm Lucia De Santis e le indagini continuano perché potrebbero esserci altre vittime in questa vicenda. Da qui l’appello anche del Questore, con la richiesta di denunciare eventuali ulteriori vessazioni.
Nel video l’intervista a Marcello Castello, Capo Squadra Mobile
































