L’Ausl ha ricostruito questa mattina le fasi dell’emergenza che domenica ha visto il salvataggio di una donna colpita da distacco di placenta e la morte del bambino. Il Direttore Massimo Annicchiarico ha confermato che anche se fosse stato aperto il punto nascite di Pavullo non sarebbe stato utilizzato

Tutte le fasi che dalla telefonata da Pavullo è arrivata alle 5,47 al centralino del 118 e fino al parto delle 7,21 a Sassuolo, hanno caratterizzato l’emergenza che domenica scorsa ha interessato la 35 enne di Pavullo colpita da distacco di placenta, si sono svolte all’interno di un protocollo che dal gennaio del 2016 esclude il ricorso all’ospedale di Pavullo. Ciò significa che anche se il punto nascite fosse stato ancora aperto quel genere di emergenza ginecologica sarebbe stato trattato in un centro nascite della pianura in grado di garantire standard di sicurezza che l’ospedale di Pavullo ha gradualmente perso negli anni insieme al numero di parti, e che ha portato alla chiusura materializzata qualche giorno fa. Questo è quanto il Direttore Generale dell’Ausl Annicchiarico supportato da tutto lo staff medico e del 118 coinvolto nell’emergenza di domenica, ha voluto ribadire in conferenza stampa premettendo di volere respingere ogni strumentalizzazione politico o tesa a screditare l’operato dei professionisti. Una conferenza organizzata non solo per ricostruire l’accaduto ma anche per rispondere a chi, a ipotizza fosse intervenuti a Pavullo si sarebbe potuto salvare. La grande distanza dall’ospedale di riferimento in casi emergenze, ci viene spiegato, è solo una variabile tra le tante che ne definiscono l’esito. Recentemente un caso simile, nel centro di Bologna, ha avuto lo stesso epiolgo, ci riferisce il direttore generale ha avuto un esito analogo e non è detto che un distacco di placenta per esempio a Pievepelago abbia per forza esito negativo. La donna ora sta bene ed ha mantenuto intatto il suo apparato riproduttivo.

Nel video le interviste a:
– Massimo Annicchiarico, Direttore Generale Ausl di Modena
– Paolo Accorsi, Direttore dipartimento Ostetricia e Ginecologia Ausl,