Le problematiche relative all’obbligo vaccinale continuano a generare discussioni in ogni ambito. Al centro dell’attenzione in questi giorni alcune dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Vignola Simone Pelloni

La legge sull’obbligo vaccinale continua a generare discussioni e questa volta al centro dell’attenzione mediatica sono finite alcune affermazioni rilasciate dal sindaco di Vignola Simone Pelloni. Nel corso di un incontro pubblico sull’obbligo vaccinale nelle scuole, avvenuto la settimana scorsa con alcuni genitori che avevano richiesto un incontro in Unione per avere maggiori informazioni sulla legge, pare che il primo cittadino abbia fatto un paragone tra i bambini malati di Aids e quelli che non hanno effettuato le vaccinazioni obbligatorie, sostenendo che concedere l’accesso a scuola ai primi e invece negarlo ai secondi, a suo dire rappresenta un paradosso. Simone Pelloni si è difeso affermando che le sue dichiarazioni sono state fraintese, in quanto il suo era un discorso che non riguardava la questione medico sanitaria ma il diritto allo studio per entrambi i casi. Le dichiarazioni di Pelloni hanno scatenato le reazioni del partito democratico e delle forze politiche di sinistra. Addirittura il gruppo consiliare del Pd Vignolese ha chiesto al primo cittadino di rimettere le deleghe all’Istruzione e alla Sanità che gli sono state assegnate nell’ambito dell’Unione Terre di Castelli. L’immunologo Roberto Burioni, direttore della scuola di specializzazione in Microbiologia e Virologia all’università San Raffaele di Milano quale giorno fa aveva trattato il tema precisando che il bambino, e l’adulto. affetto da Hiv non è un pericolo per nessuno visto che la malattia non si trasmette con i contatti sociali. Al contrario chi è immunodepresso, per qualunque motivo, beneficia della immunità di gregge, che perdiamo a causa dei genitori che non hanno vaccinato e non vaccinano i figli.