La procura di Modena oggi ha chiesto una condanna a 17 anni di carcere nei confronti di Armando Canò, il 52enne reo confesso che nel giugno del 2016 uccise la compagna Bernardetta Fella di 55 anni, nascondendo il cadavere in un frigo in cantina

Per Armando Canò la Procura di Modena, con il pubblico ministero Katia Marino, ha chiesto una condanna a 17 anni di carcere. Il 52enne di origini napoletane nel giugno del 2016 uccise, strangolandola, la compagna Bernardetta Fella di 55 anni, per poi nascondere il corpo all’interno di un frigorifero, staccato dalla corrente, che si trovava nelle cantine dell’abitazione della donna in strada Nazionale per Carpi, a Modena. A confessare l’omicidio pochi giorni dopo il fatto fu lo stesso Canò: i capi d’accusa a suo carico sono omicidio volontario e occultamento di cadavere. Una perizia psichiatrica effettuata sull’uomo alcuni mesi fa, ha accertato la sua capacità d’intendere e volere nei momenti in cui si consumò l’omicidio. Cano’ era in stato di alterazione a causa dell’alcol, ma non così tanto da compromettere le sue facoltà. La difesa, invece, punta a evidenziare lo stato di etilismo cronico dell’omicida e contesta l’omicidio volontario, ritenendo che si tratti di un delitto preterintenzionale. La prossima udienza è fissata al 6 novembre, data della sentenza definitiva. Intanto il Tribunale di Modena oggi ha stabilito le provvisionali da 30mila euro per ciascuno dei due figli, mentre per il risarcimento si discuterà in sede civile. Al momento Armando Canò è detenuto in carcere a Piacenza.