E’ arrivato questa mattina il verdetto del Ministero delle Salute sulla richiesta di deroga avanzata dalla Regione per evitare la chiusura degli ospedali con meno di 500 parti l’anno. Accolta la richiesta per il proseguimento dell’attività dell’Ospedale di Mirandola, nessuna deroga invece per il punto nascita di Pavullo

Un sospiro di sollievo per la bassa, una doccia fredda per l’appennino. Il Ministero della salute ha comunicato ufficialmente la decisione sulla richiesta di deroga avanzata dalla Regione Emilia Romagna e fortemente sostenuta dai comitati dei cittadini, al proseguimento dell’attività nei 6 punti della Regione, tra i quali due in provincia di Modena: quello presso l’ospedale di Pavullo e presso l’ospedale di Mirandola. Il verdetto salva Mirandola e boccia Pavullo dove l’attività del punto nascita dovrà essere obbligatoriamente sospesa. Per il Ministero permane la mancanza di condizioni di sicurezza necessarie per tutelare mamme e neonati. “Abbiamo percorso tutte le strade possibili senza lasciare nulla di intentato – ha afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, considerando l’importanza che rivestono per il territorio, soprattutto quello montano. A detta dell’Assessore la Regione aveva fornito al Ministero tutte le rassicurazioni per adeguare strutture e organizzazione rispetto ai parametri di sicurezza, a partire dal potenziamento degli organici, ma il pronunciamento del ministero è chiaro e adesso occorre attenersi a questa decisione”