Nonostante i controlli, anche con presidi fissi, e gli arresti, nella zona del Parco XXII Aprile la situazione di degrado e spaccio non accenna a diminuire

Un presidio fisso diurno della Polizia Municipale di fianco alla casa dell’acqua nei pressi di via due canali venerdì scorso aveva allontanato, almeno temporaneamente gli spacciatori che operano nell’area a sud del Parco XX Aprile. Poi, ultimi in ordine di tempo, gli arresti di 3 nigeriani avevano fatto capire che i controlli ci sono e portano risultati. Ma soprattutto di giorno. Ed è nelle sere e nelle notti, ora sempre più lunghe, che i problemi riaffiorano con le stesse forme e negli stessi luoghi ai quali i residenti della zona sono abituati. Il buio delle panchine all’inizio di viale Gramsci, occupate da stranieri pronti ad offrirti roba e a segnalare l’arrivo delle forze dell’ordine rimane uguale. Basta avvicinarsi al parco XX aprile per vedere davanti alla casa dell’acqua dove al pomeriggio c’era la Polizia Municipale un uomo in bicicletta, forse una vedetta che segnala l’arrivo, di poliziotti o potenziali i clienti per evitare che vadano un mano ai Svoltiamo a mentre siamo davanti al parco XXII aprile vediamo un uomo sbucare dal buio dell’ormai nota area che ogni sera rimane avvolta nell’oscurità. Pronto ad offrirci roba. Poi c’è il negozio etnico, nella parte nord del viale il più problematico di quelli che negli ultimi anni hanno aperto i battenti. Anche qui i controlli, anche sanitari, che avevano fatto emergere pesanti irregolarità, non è seguito alcun provvedimento. E nonostante le richieste del locale comitato dei cittadini sul perché sia ancora tutto così e su quali siano stati gli esiti, e le eventuali conseguenze, dei controlli dell’Usl, il locale continua ad essere frequentato fuori e dentro anche a tarda sera da almeno una decina di individui, spesso ubriachi, in una storia di degrado che sembra non avere fine.