Dopo l’aggressione a due Carabinieri durante un controllo il Sindaco Filippo Molinari ha convocato stampa e cittadini per chiarire la situazione relativa all’accoglienza

E’ alloggiato nella casa famiglia di via Pascoli 2, a Medolla, il minore che nei giorni scorsi aveva aggredito e ferito due Carabinieri, finiti all’ospedale uno con due dita rotte e un secondo per un morso al braccio. Un episodio che ha funestato le giornate di ferie del sindaco Filippo Molinari, che ha fatto esplodere un caso nel centro della bassa e che ha riacceso i riflettori sulle condizioni di accoglienza dei minori stranieri presenti. Sono 17 quelli accolti nelle 3 strutture a Medolla. Di questi, 4 quelli che dal 2010 ad oggi sono diventati maggiorenni. Tutti ospiti di cooperative che li accolgono in alloggi privati con rette che vanno da 70 euro in su.
‘Rette che a Medolla non paga né il comune né l’Unione dei Comuni Area Nord – ha tenuto a specificare il sindaco Filippo nella conferenza stampa aperta al pubblico tenuta presso la sala del Consiglio Comunale per chiarire come stanno le cose. Perché il nodo della questione è legato al fatto che né Comune né Unione risultano servizi sociali invianti. Ciò significa non hanno alcun diritto né dovere rispetto ai piani educativi che la legge prevede.

I minori sono arrivati infatti a Medolla dai servizi sociali di riferimento di Bologna, Reggio Emilia e Ferrara. Alcuni, come l’aggressore dei Carabinieri, direttamente dal tribunale dei minori. Il comune e l’Unione, non avendo direttamente in carico ai servizi sociali, ha solo funzione di vigilanza amministrativa e di controllo.

In questi sette anni sono stati svolti circa 40 controlli, oltre a quelli, che hanno portato a 3 sanzioni da migliaia di euro e, in un caso, alla sospensione temporanea del servizio. Ora il problema si pone sul fronte sociale. Molti cittadini, ed il comune per primo, segnalano che i giovani soprattutto nelle pomeridiane e serali non vengono seguiti. Fumano e bevono birra nei parchi in molti casi disturbando la quiete pubblica. Alcuni denunciano di avere subito piccoli furti. Problemi che i cittadini hanno esposto direttamente al Sindaco nell’incontro pubblico convocato oggi. 

Per risolvere questi problemi e per richiamare i gestori alle proprie responsabilità sul piano dei progetto di educazione e crescita dei ragazzi, il sindaco ha convocato per il 18 settembre un incontro tra gestori, servizi sociali mandanti per definire sia un percorso di recupero per il responsabile dell’aggressione ai Carabinieri, che ha commesso il reato dopo avere scontato una pena e quindi si trova ora slegato dalle competenze del Tribunale, sia per gli altri 17 minori, per i quali la legge prevede un percorso di crescita e integrazione. Che, evidentemente, anche a detta del Sindaco, presenta tante, troppe lacune.