Rete Imprese Pavullo interviene sul caldo tema della chiusura del punto nascite del nosocomio. Confcommercio, Lapam, Cna e Confesercenti di Pavullo, chiedono certezze sui tempi e sulle modalità con cui verranno messi in campo gli interventi di potenziamento

Dopo il boom della raccolta firme a Pavullo per non far chiudere il punto nascite dell’ospedale sul tema intervengono Confcommercio, Lapam, Cna e Confesercenti di Pavullo, riunite sotto l’insegna di Rete Imprese Italia. In una nota si critica la politica, accusata di non aver fatto nulla per difendere l’Ospedale lasciando che il punto nascite, un’ eccellenza a livello provinciale, venisse depotenziato perdendo così la sua attrattività. Non ha vigilato sugli investimenti infrastrutturali che erano stati promessi e mai mantenuti e che oggi vengono riproposti nel nuovo accordo sottoscritto nei giorni scorsi. Questo ha visto nel tempo il forte calo delle nascite presso l’Ospedale di Pavullo a favore dei nuovi poli ospedalieri. Per cui la chiusura del punto nascite, sempre secondo Rete Imprese, è l’epilogo della mancanza di volontà, da parte della politica, di difendere la più importante azienda di servizi sul territorio del Frignano. In conclusione l’obiettivo delle Associazioni datoriali è quello di assicurare, attraverso un puntuale percorso di monitoraggio e discussione con le Istituzioni e gli enti coinvolti, che questi investimenti, pari a oltre 5 milioni di Euro, possano finalmente andare a buon fine: in ballo c’è la necessità di garantire servizi sanitari adeguati alla domanda dei cittadini del territorio appenninico.