Un 55enne reggiano, e altri tre uomini tra cui un 50enne di Nonantola sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza di Modena al termine di una lunga indagine che ha fatto emergere un’associazione a delinquere specializzata in riciclaggio e bancarotte fraudolente

35 milioni di euro complessivi di patrimoni distratti e 100 milioni di euro di passivi al momento dei fallimenti. Sono questi i principali numeri dell’operazione ‘Last Drink’ portata a termine dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Modena, che ha incastrato L.P., 55 enne reggiano a capo di una vera e propria associazione a delinquere che rilevava aziende in difficoltà finanziare, ma con patrimoni interessanti, per riciclare denaro e svuotarle di ogni valore fino ad arrivare alla bancarotta o al fallimento. Le misure applicate sono quelle della custodia cautelare in carcere per il 55enne reggiano e gli arresti domiciliari per i suoi tre più stretti collaboratori tra cui un nonantolano di 50 anni. Diverse le aziende colpite e su cui ancora si sta indagando, per la maggior parte modenesi. Dal lusso e la bella vita ostentata dall’uomo la Guardia di Finanza è partita per sviluppare la sua indagine.

Interviste a:

Lucia Musti – Procuratore Capo di Modena 

Col. Pasquale Russo – Comandante Guardia di Finanza di Modena