La scarsità di acqua all’interno del fiume Secchia ha causato la morte di una grande quantità di pesci. Una situazione che secondo alcuni pescatori del posto dipende dalla diga di Castellarano
Non è bastata la pioggia di mercoledì a risollevare il livello dell’acqua del fiume Secchia quasi rimasto completamente a secco a causa delle scarse precipitazioni dell’ultimo periodo. Una situazione peggiore rispetto agli anni passati che ha portato alla morte di una grande quantità di pesci, concentrati tutti nelle poche buche d’acqua che si erano formate con la pioggia. La zona maggiormente interessata da questa secca è quella a monte del ponte della via Emilia che conduce a Rubiera, ed proprio qui che diversi pescatori del posto sono riusciti a mettere in salvo solo una quarantina di pesci di taglia media tra carpe, cavedani e carassi: trasportati dentro sacchi di plastica i pesci sono stati rilasciati alle casse di espansione a Campogalliano. I Pescatori hanno sottolineato come il Secchia sebbene in primavera sia un paradiso naturalistico per i pesci e i vari animali che lo popolano si trasforma in un vero e proprio inferno al termine dello scioglimento delle nevi e con l’arrivo del primo caldo perché l’acqua viene bloccata dalla diga di Castellarano e lascia in completa asciutta tutto il fiume con ripercussioni negative sugli animali.



































