L’ex consigliere regionale Pd modenese secondo le ricostruzioni della pm Morena Plazzi avrebbe ricevuto una serie di rimborsi non dovuti nel periodo che va da giugno 2010 a dicembre 2011
di Giuseppe Leonelli

In tutto sette richieste di assoluzione e sei di condanna, con la richiesta di cinque anni di carcere per l’ex capogruppo Marco Monari. Sono le richieste della pm di Bologna Morena Plazzi nei confronti di 13 ex consiglieri regionali del Partito democratico, accusati di peculato per una serie di rimborsi spese percepiti tra giugno 2010 e dicembre 2011. Chiesta anche una condanna a due anni e sei mesi per il modenese Luciano Vecchi, che si dice fiducioso sul pronunciamento del Tribunale dato che, a suo dire, nel dibattimento sarebbe stata dimostrata l’infondatezza delle accuse. Eppure quello di Luciano Vecchi sarebbe secondo Plazzi “il tipico caso, purtroppo non isolato, di uso strumentale delle Istituzioni per scopi di partito”. Nella sua accusa, infatti, la pm spiega che Vecchi “fu catapultato da Roma, dove viveva e lavorava, a Bologna, ma nel periodo in esame risulta che tornò nella Capitale 40 volte, per più giorni e sempre per impegni di partito. A Roma faceva la spesa e comprava i giornali, facendosi rimborsare tutto, e lasciava la carta di credito a disposizione dei familiari, come dimostra il fatto che tra le spese rimborsate ce ne siano alcune per acquistare libri di scuola”. Secondo Plazzi, quindi, Vecchi avrebbe messo in atto “un sistematico dirottamento delle risorse a carico del gruppo consiliare”.