Oggi per gli italiani è il giorno della libertà fiscale. Secondo uno studio di Cgia di Mestre, per i primi cinque mesi dell’anno, tutto ciò che abbiamo guadagnato è finito in tasse. La pressione fiscale incide per il 50%

Oggi è il Tax Free Day, ossia il giorno della libertà fiscale. Gli italiani fino a questa data hanno lavorato per il fisco e tutto ciò che si è incassato dall’inizio dell’anno ad ora è servito per pagare le tasse di quest’anno. A dirlo è uno studio condotto dalla Cgia di Mestre che ha preso in esame il dato di previsione del Pil del 2017 e il gettito di imposte, tasse e contributi che gli italiani verseranno quest’anno. Il risultato è che la data in cui gli italiani iniziano a lavorare per loro stessi e non più per lo stato è oggi 3 giugno: in questo 2017 sono stati necessari 153 giorni per scrollarci di dosso la morsa del fisco. Un dato che fa emergere come il fisco nel nostro paese sia di gran lunga eccessivo rispetto al resto dell’Europa, con una pressione fiscale che sfiora il 50%. Per quanto riguarda invece le aziende e il popolo delle partite iva, la situazione è diversa perché dovranno continuare ancora per due mesi a versare tutto il loro guadagno nelle casse dell’erario.