Si cercano soluzioni per l’emergenza profughi che è scoppiata negli ultimi giorni sul nostro territorio. Dopo gli ultimi 54 arrivi, ospitati temporaneamente nell’ex asilo di Via Milano, si cercano nuove strutture provvisorie e il Prefetto Paba chiede collaborazione ai comuni

I comuni facciano la loro parte da un lato e si cerchino strutture di accoglienza provvisoria per contenere l’emergenza di queste settimane dall’altro. Gli arrivi sempre più massicci di richiedenti asilo nel nostro territorio hanno creato non poche difficoltà alle istituzioni, ma anche alle associazioni che si occupano di accoglienza. Il caso è esploso con i 54 richiedenti asilo che fra domenica e lunedì sono stati sistemati nell’ex asilo di Via Milano a Modena, un edificio in disuso di proprietà della Diocesi che in poche ore è stato in qualche modo risistemato e riaperto per ospitare profughi di nazionalità africana che non potevano più essere trattenuti presso l’hub di Bologna a sua volta giunto oltre la capienza massima. Il Prefetto Paba ha incontrato ieri sindaci e rappresentanti dei distretti modenesi chiedendo la massima collaborazione, anche perché stando ai numeri attuali solo Modena città avrebbe raggiunto e superato la soglia massima stabilita di richiedenti asilo. Inoltre ci sarà da risolvere la situazione legata alle associazioni e cooperative che si occupano della gestione degli immigrati, su tutte Caleidos, che hanno fatto saper di non voler e di non poter gestire arrivi così di massa e, soprattutto, ripetuti in breve tempo. Questo non è il modello di accoglienza da loro auspicato, tanto che appunto sono stati rifiutati ad inizio settimana i 54 immigrati sistemati in via Milano.