Andrà a processo a luglio con l’accusa di lesioni colpose e omissione di soccorso Earvin Ngapeth, lo schiacciatore dell’Azimut Modena che nel novembre 2015 fuggì dopo aver investito tre giovani davanti alla discoteca Frozen in via Argiolas con l’auto in dotazione alla società di pallavolo
Andrà a processo a luglio con l’accusa di lesioni colpose e omissione di soccorso Earvin Ngapeth, lo schiacciatore dell’Azimut Modena che nel novembre 2015 fuggì dopo aver investito tre giovani davanti alla discoteca Frozen in via Argiolas con l’auto in dotazione alla società di pallavolo. Egli stesso, messo alle strette dallo sviluppo delle indagini, aveva ammesso dopo alcuni giorni di essere stato l’autore di quell’incidente in cui erano rimasti feriti tre giovani reggiani, di cui uno in maniera grave: si tratta di Riccardo Ferrarini, Enrico Lusetti e Davide Maccagnani. «Sono sconvolto e dispiaciuto per quanto ho causato ai ragazzi nell’incidente avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì scorso in Via Argiolas – scrisse Ngapeth nella sua nota due anni fa – ho deciso di presentarmi davanti alla Procura di Modena per assumermi le mie responsabilità. Chiedo scusa alle persone coinvolte, ai loro famigliari, alla società, ai miei compagni di squadra, agli sponsor e ai tifosi per il mio comportamento. Spero che possano riprendersi presto, mi dispiace moltissimo». Modena Volley (allora Dhl) rilasciò a sua volta un comunicato per rendere nota la decisione di sospendere il giocatore. Sospensione che però durò solo poche partite. A luglio dunque il processo nel quale Ngapeth sarà difeso dall’avvocato Andrea Mattioli.



































