L’inchiesta sul cemento depotenziato che ha visto tra le vittime diverse aziende modenesi, ultima delle quali la Marchesini Group di Carpi, si trasferisce a Piacenza. La scelta è arrivata per competenza territoriale poiché lì ha sede la Betonrossi, azienda accusata di associazione a delinquere

Saranno il Tribunale e la Procura di Piacenza da ora in avanti ad occuparsi dell’inchiesta sul cemento depotenziato, che ha visto coinvolte come parte lesa diverse aziende modenesi. Nelle scorse settimane al centro dell’attenzione era finita anche la nuova sede della Marchesini Group di Carpi, oggetto di approfondite verifiche, ma ora il fascicolo della Procura di Modena curato dal Pm Claudia Ferretti passerà nelle mani dei colleghi piacentini. I motivi vanno ricercati nella competenza territoriale, questione già sollevata dal giudice modenese Romito che ora ha disposto il trasferimento dell’indagine dove ha sede la Betonrossi, azienda accusata di associazione a delinquere e truffa ai danni dello Stato. A valutare e pronunciarsi a questo punto dovranno essere i giudici piacentini, in merito alla realizzazione dei capannoni della Marchesini stessa, della Zimor di Finale Emilia, dell’Acetum di Cavezzo, dell’Agritecnica di San Felice e di due fienili nella zona di Ferrara. Le indagini, tuttavia, continuano e dovrebbero rimanere nelle mani della Squadra Mobile della Questura modenese assieme al Nucleo problematiche del territorio della Municipale di Modena.