Per i tecnici Arpa l’attività delle fonderie è regolare ma resta il problema salute: l’Ausl già nel 2004 invitava ad allontanare le donne incinta
Continuano i disagi dei residenti del quartiere madonnina a causa delle emissioni delle fonderie cooperative riunite. Dopo le numerose richieste arrivate da parte dei cittadini questa sera nella sede di via Zarlati 84 l’amministrazione comunale ha indetto un’assemblea pubblica per ascoltare le perplessità dei residenti, secondo i quali le fonderie sarebbero responsabili di emissioni inquinanti, e per fare chiarezza sugli odori che si percepiscono in tutto il quartiere.
Intanto sono stati effettuati degli approfondimenti e delle verifiche con Asl e Arpa per valutare il rispetto di limiti previsti dalle norme, e secondo i tecnici Arpa durante l’ispezione nell’impianto non sono state riscontrate attività irregolare. Resta in ogni caso la preoccupazione della salute. L’Ausl di Modena, che questa sera parteciperà all’assemblea come anche Arpa, svolge un ruolo di sorveglianza sanitaria e ha riscontrato per chi lavora all’interno delle fonderie un rischio elevato, nel peggiore dei casi di contrarre anche tumori polmonari. Un allarme segnalato già nel 2004 dall’Azienda Sanitaria che esortava ad allontanare dal lavoro nelle fonderie le donne in gravidanza e quelle fino a sette mesi dopo il parto. Preoccupazioni che a distanza di anni sono ancora molto forti nei cittadini nel quartiere.






































