Continua a far discutere la realizzazione della bretella Campogalliano-Sassuolo. Il progetto e soprattutto il tracciato che attraversa le falde acquifere modenesi porterebbe ad un grosso rischio idrogeologico

La bretella Campogalliano-Sassuolo rischia di inquinare le falde acquifere più importanti di Modena. Serve immediatamente una nuova Valutazione di impatto ambientale dell’opera perché quella realizzata nel 2004 non rispecchia più la situazione attuale. E’ ancora una volta l’ingegner Giambattista Messori, che da tempo ormai combatte contro questo progetto, a lanciare il nuovo allarme e a chiedere risposte alla Regione Emilia Romagna che fino ad ora non ha raccolto il suo appello. L’opera, della lunghezza complessiva di 15 chilometri, costerà complessivamente 506 milioni di euro di cui 215 di contributi pubblici. Un collegamento importante per la rete viaria, da realizzare però senza rischi idrogeologici per il territorio. Negli scorsi mesi era stato sensibilizzato sull’argomento anche il ministro per le infrastrutture Graziano Delrio, ma ad oggi non sono stati fatti passi concreti verso una rivisitazione del progetto per cui a maggio 2016 è arrivato l’ennesimo via libera, nell’occasione dal Cipe per quanto riguarda le misure di defiscalizzazione per l’affidamento in concessione del collegamento autostradale a AutoCS, società che si è aggiudicata la gara di realizzazione dell’opera.