Possedevano villette a schiera, appartamenti e complessi residenziali a Modena, ma anche in altre città d’Italia. La Polizia Tributaria di Ferrara, ha scoperto come, in maniera illecita, una coppia di coniugi marocchini era riuscita a costruirsi un ingente patrimonio ed ha eseguito un sequestro di beni per 22,2 milioni di euro

Si erano costruiti nel corso degli anni un importante complesso di proprietà immobiliari in diverse città italiane tra cui Modena, ma la Guardia di Finanza ha scoperto come, in maniera illecita, tutto questo era accaduto e tramite il Nucleo di Polizia Tributaria di Ferrara ha dato il via ad una serie di sequestri che hanno portato alla confisca di beni immobili per 22,2 milioni di euro. Una coppia di coniugi marocchini è così finita nei guai al termine di un’indagine condotta dalla Procura ferrarese, che ha messo in luce la fitta rete di società create ad hoc le quali, insieme ad amministratori compiacenti, hanno permesso alla coppia di accumulare nel tempo il patrimonio poi diventato oggetto di confisca. L’attività illecita era strutturata tramite la gestione di alcuni consorzi attivi nel settore del facchinaggio, della logistica e delle pulizie industriali, intorno a cui ruotavano una trentina di società cooperative affidate a semplici prestanome, i cui appalti venivano gestiti proprio dal consorzio e quindi dai due extracomunitari. Inoltre anche il denaro utilizzato per acquisire il consistente patrimonio era di illecita provenienza, oltre al fatto della notevole sperequazione esistente fra il patrimonio di beni posseduti ed il reddito dichiarato dagli indagati.