La nomina del presidente provinciale Giorgio Vecchi alla guida della Camera di Commercio di Modena, promozione benedetta dal sindaco Muzzarelli, ha portato l’associazione di categoria a un atteggiamento più benevolo verso l’amministrazione comunale

C’era una volta l’Ascom Confcommercio di battaglia, quella che si faceva portavoce di una fetta di economia modenese e criticava aspramente l’amministrazione comunale di centrosinistra. C’era una volta l’Ascom di Pietro Blondi che dava più grattacapi alla giunta della stessa opposizione. Ecco, rispetto a quei tempi, ma anche rispetto all’era di Carlo Galassi, oggi l’Ascom ha assunto un atteggiamento decisamente filo-amministrativo. Segnali di vicinanza all’amministrazione vi erano stati anche nell’ultimo periodo della giunta Pighi (si pensi al sì alla pedonalizzazione di piazza Roma), ma la vera svolta si è avuta con l’avvento di Gian Carlo Muzzarelli. Impossibile non notare come negli ultimi tempi il presidente cittadino di Ascom Massimo Malpighi e il segretario Domenico Scalzo (che ha repentinamente sostituito Alberto Crepaldi) abbiano tessuto le lodi di piazza Grande su più fronti. Da quello della sicurezza col plauso alla decisione di estendere h24 il servizio della polizia municipale al tema della valorizzazione del centro, dal sì alla politica dei parcheggi festeggiando la scelta di lasciare i 15 minuti di sosta gratuita alla benedizione concessa alla maxi operazione da 120 milioni di euro per il Sant’Agostino.

Il tutto con un grande slogan pro-Muzzarelli sullo sfondo: ora, dicono all’unisono in Ascom, abbiamo finalmente una giunta pronta all’ascolto.

Bene, ma è davvero cambiato in positivo l’approccio del Comune o viceversa è cambiata la linea politica di Ascom, un tempo l’associazione di categoria più critica verso il centrosinistra all’interno di Rete imprese? Difficile non pensare alla nomina di qualche mese fa del presidente provinciale di Ascom Giorgio Vecchi alla presidenza della Camera di Commercio, promozione voluta da Muzzarelli stesso e che ha permesso a Confcommercio di strappare la guida dell’ente camerale alla Cna, dopo il lunghissimo regno di Maurizio Torreggiani. Un debito di riconoscenza verso il sindaco di Modena e la sua squadra che trapela ad ogni dichiarazione pubblica.