Un anno impegnativo, il 2016. Molti i progetti conclusi, altri ancora in corso. La prossima riapertura sarà il Palazzo Vescovile, a fine gennaio. In attesa della Cattedrale

Un altro anno di intensa attività per l’Ufficio ricostruzione della Diocesi di Carpi, diretto dall’ingegner Marco Soglia. Procede l’iter relativo ai diversi beni danneggiati dal terremoto, anche se i tempi della burocrazia spesso non coincidono con quelli auspicati dalle comunità che attendono il recupero dei loro spazi. Conclusi nel 2016 la canonica di San Possidonio, la Sala Emmaus di Novi e la scuola dell’infanzia Filomena Budri di Mortizzuolo.

La prossima riapertura, di grande importanza, sarà il Palazzo Vescovile di Carpi, a fine gennaio. Mentre si dovrà attendere il 25 marzo per rientrare definitivamente in Cattedrale. Proseguono infatti i lavori nei due luoghi simbolo, e, tra i tanti altri, alla chiesa del Santissimo Crocifisso e al monastero delle Clarisse a Carpi, al Santuario della Madonna dei Ponticelli a San Marino, alla chiesa di Panzano.

A gennaio partiranno invece altri cantieri, come quello alla chiesa madre di Quartirolo. Poi sarà la volta delle canoniche, in quanto molti parroci sono ancora fuori casa. Ci saranno anche alcune novità non legate alla ricostruzione, con interventi ex novo, tra i quali la nuova chiesa parrocchiale a Sant’Agata di Cibeno.