Per il momento, tutto tace attorno al futuro societario del Modena: sicuramente ne sapremo di più dopo l’assemblea dei soci di martedì prossimo. E il ripescaggio in B non è più cosi impossibile. Intanto, come allenatore, si offre Acori, ex del Rimini

Ogni giorno c’è una novità sui ripescaggi in serie B: con le norme, infatti, il Lanciano penalizzato non è ripescabile e il Livorno pare che non abbia lo stadio completamente in regola, per il cui il Modena sarebbe il primo della lista-ripescaggi. A patto di essere a posto dal punto di vista economico e finanziario. Non speriamoci troppo, ma vedremo gli sviluppi.

Il summit al vertice tra Caliendo e Muzzarelli, che dovrebbe sciogliere il “grande freddo” tra il Modena FC e il sindaco, per il momento non si fa: Almeno per ora, il patron dei gialli tira avanti per la sua strada. In attesa dell’assemblea societaria prevista per martedi, il 14 giugno, dalla quale potrebbero scaturire grandi novità per l’organizzazione del club canarino. I possibili scenari all’orizzonte: Caliendo provvede alla prevista ricapitalizzazione della società, rinnova e rimpasta l’organigramma societario, paga gli stipendi arretrati, iscrive regolarmente il Modena al prossimo campionato di Lega Pro e poi provvede, di tasca sua, a investire nella nuova squadra. Questa è l’ipotesi più gettonata. 

Soluzione intermedia: la ricapitalizzazione non basta e a Caliendo serve unirsi a qualche altro investitore eventualmente interessato a entrare nel Modena, accettando la coabitazione con lo stesso Caliendo. Ipotesi interessante, ma che ci sembra, tuttavia, difficile da percorrere. 

Nella peggiore delle ipotesi, infine: i soldi non ci sono proprio, Caliendo sarebbe costretto – volente o nolente – a farsi da parte, passando la mano ad altri imprenditori (la famosa cordata modenese, se esiste: in questo caso entrerebbe in gioco il sindaco, come garante), salutando amaramente Modena dopo la retrocessione. Sembra difficile pure questa ipotesi, soprattutto per la mancanza di vere alternative a Caliendo, al di là della fantomatiche voci di imprenditori del settore carne, salumi e ceramiche. 

E se non ci fosse nessuno pronto a rilevare la società, si rischia il fallimento e la ripartenza dalla serie D, se non più indietro. Non ci vogliamo nemmeno pensare. 

Intanto, il mercato non si ferma più: oltre a Luppi sempre nel mirino dell’Avellino, anche Mazzarani ha buon mercato in B, piace infatti al Verona. Sempre da Verona, sponda Chievo, due ex gialli stanno per sistemarsi ancora in B, Camara all’Avellino e Provedel al Frosinone. E Granoche piace al Vicenza. 

Sul fronte direttore sportivo, ci sarebbe stato un abboccamento con Cristiano Giaretta, ex Novara e Udinese (dove è stato rimpiazzato da Nereo Bonato, ex Sassuolo): ma Giaretta avrebbe risposto No alla proposta di Caliendo. Intanto a Piacenza, è derby tra ex tra Massimo Taibi e Doriano Tosi per il ruolo di d.s.

Infine, l’allenatore: con Cristiano Bergodi ancora in stand-by, al Modena si sarebbe offerto Leonardo Acori, un buon mestierante della categoria, molto esperto di Lega Pro, nella scorsa stagione a Rimini, con cui disputò – dieci anni fa – anche un campionato di B.