Un progetto preciso di recupero per il Parco Ducale segnato dalla moria di abeti rossi. E’ quello che chiedono le associazioni ai candidati sindaco

Il Parco Ducale di Pavullo è un patrimonio storico ambientale unico per il territorio ma anche per tutta la regione, e come tale va trattato nel progetto di recupero. E’ quanto chiedono a tutti i candidati sindaco cinquanta cittadini legati ad alcune importanti associazioni del territorio, a partire da Italia Nostra, che hanno sottoscritto un documento di intenti protocollato in Comune. Nell’atto si sottolinea l’importanza dell’area alla luce del quadro storico fornito dallo studioso Gian Luca Simonini nell’incontro che si era tenuto lo scorso 9 aprile. In quell’occasione l’esperto, grazie a una mappa del 1858, aveva illustrato com’era il Parco nel progetto originario affidato dal duca Francesco IV all’ingegnere tedesco Carlo Huller. Il sovrano asburgico aveva voluto ricreare a Pavullo un suggestivo paesaggio alpestre con la presenza diffusa di conifere. E secondo le associazioni è proprio quel tratto distintivo che non deve andare perso dopo la moria di abeti rossi. Si possono utilizzare abeti bianchi, della Normandia, pini nero, cedri, sequoie in base alle indicazioni degli specialisti, ma le conifere debbono rimanere. E anche  nell’area prospiciente la Giardini (parzialmente ripiantumata a febbraio) bisogna fare in modo di ricreare la cornice di sempreverde che aveva sempre caratterizzato l’ingresso di Pavullo.