Ore di agitazione in vista degli ultimi novanta minuti nella corsa salvezza in casa Carpi. Il patron Bonacini ha comunicato di aver inoltrato un esposto alla Procura Federale affinché vigili sulla regolarità del match fra Palermo e Verona

La norma sul cosiddetto paracadute per le squadre che retrocederanno in Serie B e le sue implicazioni continuano ad agitare le giornate che separano Carpi e Palermo dai novanta minuti che decideranno chi rimarrà in Serie A e chi scenderà tra i cadetti. Se nei giorni scorsi era montata la polemica circa l’atteggiamento con cui potrà scendere in campo il Verona nel match contro i siciliani, che in caso di vittoria e conseguente retrocessione della squadra del patron Zamparini potrebbe costare una perdita di 15 milioni di euro ai veneti per altro già matematicamente condannati, ora si passa a fatti concreti. Il numero uno del Carpi Stefano Bonacini, infatti, ha comunicato di aver inoltrato ufficialmente, tramite l’avvocato Grassani, un esposto alla Procura Federale affinché sia monitorato il corretto svolgimento della gara Palermo-Verona alla luce dei recenti accadimenti e dichiarazioni. L’anomala situazione generata dalla norma che tutela finanziariamente i club che devono fare i conti con la retrocessione in Serie B ha ulteriormente inasprito un clima già teso per le dichiarazioni delle scorse settimane dello stesso Zamparini, che aveva chiesto maggiore attenzione dopo i presunti favori che secondo il proprietario del Palermo aveva ricevuto il Carpi nella sfida contro l’Empoli. Di certo, a questo punto, c’è da attendersi un clima rovente sia sul campo di Udine, dove saranno impegnati i biancorossi, sia su quello palermitano, con strascichi polemici che non si concluderanno con quello che sarà il verdetto che darà il campo.