Castori con l’Empoli tornerà all’antico, dopo i 6 cambi in formazione visti a San Siro, dove è arrivata una grande risposta dalle seconde linee

Un turnover massiccio, per certi versi inaspettato, ma dai risultati convincenti. E’ quello che Fabrizio Castori ha proposto un po’ a sorpresa giovedì sera a San Siro col Milan schierando ben 6 novità rispetto alla squadra che aveva demolito 4 giorni prima il Genoa. Mai il Carpi aveva cambiato così tanto da una gara all’altra sotto la gestione del tecnico di San Severino Marche. Una scelta dovuta a due fattori principalmente: la necessità di risparmiare alcuni dei 6 diffidati in vista dell’Empoli e la voglia di dare una chance a chi aveva trovato meno spazio in questi mesi. Tutti hanno risposto alla grande, anche nel 3-5-1-1 che è il secondo vestito del Carpi. Castori lo ha utilizzato quasi sempre quest’anno sui campi delle grandi del campionato e molto probabilmente lo vedremo anche fra dieci giorni allo Juventus Stadium. I nuovi interpreti hanno convinto tutti. Non c’erano grossi dubbi su Zaccardo e Suagher, fra i migliori in senso assoluto, che sono praticamente titolari aggiunti. Così come Crimi, il guerriero della mediana che spesso viene utilizzato nella ripresa per dare il cambio di passo, ma che è un titolare assoluto per quello che ha dato da gennaio ad oggi. Ha dato un buon apporto Sabelli, che tornava dall’inizio due mesi dopo l’ultima volta a Torino, così come Martinho che non aveva più giocato dall’infortunio con l’Atalanta di fine febbraio. Un quadro completato da De Guzman, di nuovo titolare a un anno di distanza dall’aprile 2015 con il Napoli e subito convincente. Per la gara di lunedì con l’Empoli, però, si tornerà all’antico, con il 4-4-1-1 e il ritorno di Gagliolo dalla squalifica e dei vari Poli, Pasciuti, Bianco, Di Gaudio e Lollo. Un Carpi in versione classica per dare la caccia ai tre punti più importanti dell’anno.