Serata movimentata in Consiglio. Il sindaco, accolto dagli applausi di 300 cittadini, presenta la nuova Giunta e annuncia il ritiro dalla corsa elettorale. Poi il presidente dell’assemblea ordina al pubblico di uscire e le opposizioni gridano al golpe

Prima la festa dei finalesi in solidarietà al sindaco Ferioli, poi la nuova Giunta che si insedia ufficialmente e il sindaco che annuncia che non si ricandiderà alle elezioni del 5 giugno e, infine, la bagarre in aula, con il presidente del Consiglio comunale che dispone la seduta a porte chiuse e l’opposizione che insorge.

Una serata che verrà ricordata per anni a Finale Emilia. Nove giorni dopo il blitz dei carabinieri in Comune, Ferioli era chiamato a relazionare in Consiglio sull’indagine giudiziaria che riguarda l’amministrazione comunale. Trecento cittadini accolgono il sindaco con palloncini e applausi: una manifestazione di affetto a Ferioli. dopo le ultime vicende.

Il Consiglio comunale inizia con la nomina della nuova Giunta, composta da Stefania Moretti, Elena Terzi e Valerio Ghedini: un passaggio necessario per consentire l’approvazione del bilancio e arrivare così alle elezioni senza commissariamento. “Abbiamo accettato per la stima e l’amicizia che abbiamo verso Ferioli”. Il sindaco, poi, sfoga la sua amarezza e per l’indagine e per il clamore mediatico suscitato e annuncia che non si ricandiderà.

Dopo il discorso del sindaco, arriva il momento delle interrogazioni presentate dalle opposizioni, nelle quali si chiedono chiarimenti sull’indagine. Il presidente del Consiglio comunale, insieme con la segretaria comunale Nadia Magaldi (che figura tra gli indagati), ordina al pubblico e alla stampa di uscire: il regolamento comunale impone la seduta segreta quando siano introdotte valutazioni sulla moralità delle persone. Le minoranze gridano al golpe. E la serata finisce così.

Ai nostri microfoni Fernando Ferioli, Sindaco di Finale Emilia e Maurizio Poletti, Lista civica Lo Scariolante