Sei anni e 9 mesi per l’uomo che guidò l’irruzione choc nella casa di un imprenditore di Serra

In due anni, si è aperto e chiuso il cerchio giudiziario sulla rapina in villa che il 18 marzo 2014 fece precipitare nell’incubo la famiglia di un imprenditore di Serra, un’irruzione choc mentre attendeva acquirenti per dei gioielli antichi che portò a minacce di morte e a una pistola puntata alla tempia del figlio 16enne. Dopo le condanne, lo scorso 13 gennaio, a 6 anni e 9 mesi per l’imprenditore edile Salvatore Loreto (di Sant’Agata Bolognese) e a 4 anni e 9 mesi per il geometra modenese Aires Gilioli, oggi il Tribunale si è espresso sul terzo uomo arrestato dalla polizia nel dicembre 2014: il 60enne Adriano Pasqual di San Donà di Piave, legato in passato alla mala del Brenta, che ha chiesto di essere sottoposto a rito abbreviato. Questo gli ha permesso di beneficiare di uno sconto di un terzo della pena di 9 anni stabilita dal gip Andrea Romito, che si è quindi ridotta a 6. Ma in più sono stati disposti gli obblighi di pagamento delle spese processuali e di mantenimento in custodia carceraria, oltre a una multa di 800 euro. Soddisfatta la famiglia dell’imprenditore, che si era costituita parte civile e ha visto riconosciuto il diritto a un risarcimento danni da quantificare però in separata sede in un procedimento unico contro tutti e tre i condannati.