Dopo i fatti di dicembre i vandali tornano a colpire. La Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi chiederà al Comune un confronto per trovare delle soluzioni per contrastare questo triste fenomeno

Ragazzata o meno cambia poco, il gesto rimane gravissimo e colpisce l’intera comunità di Carpi. Ancora una volta il murales dedicato a Paolo Borsellino e agli uomini della scorta vittime della strage di via D’Amelio, è stato imbrattato con scritte in vernice nera e disegni osceni. Dopo gli sfregi dello scorso dicembre, solo poche settimane fa l’opera era stata ripulita dagli addetti della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, ma i vandali hanno deciso di agire nuovamente deturpando il monumento che rappresenta un simbolo importante per la città, della memoria e della lotta alla mafia. Dopo il fatto il Sindaco Alberto Bellelli ha espresso una ferma e dura condanna, mentre per Giuseppe Schena, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, il gesto rimane gravissimo sia nel caso di una ragazzata o di un atto intimidatorio. La Fondazione, che proprio nelle ultime settimane aveva ospitato Rita Borsellino per presentare il primo Centro Studi “Paolo Borsellino” con sede fuori dalla Sicilia, chiederà al Comune un confronto per trovare adatte soluzioni per contrastare questo triste fenomeno. Un’altra preoccupazione è che questi fatti possano dare un minimo di deviata popolarità tanto da arrivare all’emulazione, ma esprimere condanna per l’avvilente episodio è importante perché il primo interesse di tutti è che l’opera possa essere rispettata come merita, perché si tratta di un vero e proprio simbolo di civiltà e di lotta all’illegalità, per la comunità carpigiana.