La prospettiva di una causa ha spinto l’azienda in questione a intervenire in maniera celere sulla centrale, sistemando la componentistica che aveva creato problemi

C’è voluta la minaccia di avviare un contenzioso legale per risolvere a Pievepelago i problemi della centrale a biomasse da poco costruita nell’area a fianco della piscina. Un impianto di ultima generazione, che bruciando gli scarti della lavorazione dei boschi di cui è ricco il circondario, produce energia con cui d’estate viene riscaldata l’acqua delle vasche e d’inverno diversi edifici pubblici permettendo di ridurre le spese anche del 40% in una zona piuttosto fredda. Solo che negli ultimi tempi si sono verificati diversi disservizi di cui il Comune ha chiesto conto alla ditta esecutrice dell’opera, senza ottenere  risposta. A quel punto ha affidato a un legale di Modena il compito di una verifica tecnica preliminare all’avvio di un contenzioso legale, che però non c’è stato bisogno di formalizzare. La prospettiva di una causa infatti ha spinto l’azienda in questione a intervenire in maniera celere sulla centrale, sistemando la componentistica che aveva creato problemi, tanto che adesso l’impianto può considerarsi perfettamente funzionante. La caldaia alimentata a cippato di legno è stata la prima a sorgere sul territorio, su modello di quella realizzata sul fronte bolognese a Lizzano in Belvedere.