L’inchiesta è partita dalle segnalazioni di alcuni genitori. Ma la maestra si difende dicendo di non essere lei l’educatrice ripresa dai video dei Carabinieri

Pavullo questa mattina si è svegliata con le telecamere delle televisioni nazionali in giro per il paese. Ha suscitato grande clamore la vicenda di Manuela Giacomozzi, 52 anni, maestra dell’asilo statale Mariele Ventre, da ieri agli arresti domiciliari con l’accusa di maltrattamenti nei confronti dei bimbi. Il giorno dopo, davanti alla scuola per l’infanzia, non si parla d’altro. La voce che in quella sezione qualcosa non andasse circolava da tempo.

L’ordinanza, firmata dal Gip Eleonora De Marco, riferisce di schiaffi, spintoni e insulti. L’inchiesta è partita proprio dalla segnalazione di alcuni genitori. Le indagini, da novembre a gennaio, si sono svolte attraverso telecamere nascoste all’interno della scuola d’infanzia. Ma la maestra si difende dicendo che in almeno uno dei due video girati dai carabinieri l’educatrice che si vede nelle immagini non è lei.

Questa mattina, Tiziana Biondi, la direttrice didattica della scuola, che ieri si era detta molto sorpresa della vicenda e aveva parlato di un’educatrice professionale, ha incontrato le altre maestre della scuola, comprensibilmente scosse per l’accaduto. Intanto, Manuela Giacomozzi attende di essere convocata dal Gip per l’interrogatorio di garanzia, nel quale tenterà di difendersi dall’accusa di aver picchiato e insultato i suoi bambini.