Emersi nuovi elementi dalle indagini svolte dagli inquirenti

Riaprirà martedì il ristorante-pizzeria Mirella di Sant’Antonio di Pavullo, colpito verso le 3 del 14 gennaio da un incendio. L’impresa di Udine incaricata della bonifica, con l’aiuto del personale, sta lavorando senza sosta alla pulizia completa del locale dal fumo denso che aveva annerito gli ambienti, tenendo fede alla tabella di marcia di dieci giorni che si era data inizialmente. Le fiamme, lo si ricorderà, avevano distrutto l’ingresso fermandosi a pochi metri dal bancone in legno solo grazie al rapidissimo intervento dei vigili del fuoco, avvertiti da un vigilante di passaggio. Quale causa inizialmente era stato ipotizzato un cortocircuito nella tv che stava su una mensola proprio dietro la vetrata, ma dagli accertamenti scientifici condotti dai carabinieri sembrano emergere diversi elementi che vanno contro a questa tesi. Non c’è ancora nulla di ufficiale, ma da quanto hanno potuto riscontrare i testimoni durante i sopralluoghi, sono emersi dubbi sul guasto della tv che era di fabbricazione recente e senza spina bruciata. Ma soprattutto, nel trave del porticato d’ingresso sono state trovate tracce di gasolio e di olio da macchina bruciato che fanno pensare a un atto doloso disposto con l’intenzione di causare il maggior danno possibile al locale attraverso anche il fumo nero e unto posatosi sulle pareti. Il caso insomma è tutto aperto, ma quello che conta adesso per la Mirella è che la ripartenza sia dietro l’angolo.

Ai nostri microfoni Mirella Silvestrini, titolare ristorante-pizzeria Mirella