Nel giorno degli auguri in Prefettura è stata consegnata la cittadinanza italiana conferita dal Presidente della Repubblica a Nosheen Ahmad Butt, che nel 2010 fu picchiata a sangue dal fratello per non aver voluto accettare un matrimonio combinato

Fare sempre di più fronte comune. Questo l’obiettivo principale del 2016 indicato dal Prefetto Michele di Bari nel giorno degli auguri natalizi davanti alle autorità. Il futuro dei modenesi deve essere pieno di tenacia per superare gli ostacoli: gli ultimi mesi del 2015 infatti non sono stati facili tra i fatti di terrorismo e la necessità di dare sempre maggior accoglienza ai profughi arrivati anche nel nostro territorio. Questi alcuni temi trattati dal Prefetto durante la consueta cerimonia, dove sono stati consegnati anche i diplomi delle Onorificenze all’ordine ‘Al merito della Repubblica Italiana’ conferite dal Capo dello Stato. Michele di Bari ha consegnato 9 diplomi di Cavaliere e 1 di Ufficiale. Attimi di emozione anche per la consegna a Nosheen Ahmad Butt del decreto di concessione della cittadinanza italiana per meriti speciali. La ragazza nel 2010, a Novi di Modena fu massacrata di botte dal fratello, condannato in primo grado a 20 anni di prigione. La madre, che aveva cercato di difenderla, fu poi uccisa dal marito. Dopo il fatto Nosheen venne curata e accolta in una comunità protetta, per poi iniziare a lavorare come badante.

Il Prefetto Michele di Bari è intervenuto anche sull’allarme sicurezza, tema tornato purtroppo in auge a Modena, anche con episodi violenti negli ultimi mesi del 2015. Il Prefetto ha confermato che non si tratta solo di percezione dei cittadini, ma è una priorità di preoccupazione delle forze dell’ordine.

Ai nostri microfoni Nosheen Ahmad Butt e Michele Di Bari, Prefetto di Modena