Ad accogliere il feretro la canzone di Vasco Rossi: “Un senso”

“Un episodio molto bello che si riesce a vedere alla finestra è la vendemmia dell’Immensa Vigna. E’ bello guardare il trattore che trascina il carro pieno d’uva…..Mi sento invadere da una grande gioia ad osservare quell’avvenimento, per imparare sempre meglio come si fa” E’ il passaggio di un tema dal titolo “guardando dalla mia finestra” che Mattia Morandi, il giovane di Magreta morto in un incidente stradale nella notte tra sabato e domenica, ha scritto quando era in 5 elementare. E’ uno dei tre temi raccolti dai suoi amici che oggi lo hanno accompagnato per l’ultimo saluto alla sala polivalente “san Luigi Gonzaga” di Magreta dove si sono svolti i funerali di Mattia. Un intero paese si è stretto attorno ai suoi genitori e al fratello, ma sopratutto c’erano gli amici, i compagni universitari che hanno voluto portare in spalla il feretro di Mattia accompagnato dalla canzone di Vasco Rossi: “Un senso”.

Un testo che sembrerebbe rispondere alla prematura scomparsa di Mattia; ma forse il senso della breve vita del giovane la si legge nelle parole scritte dagli amici nel ricordino: “ciò che è certo è che rimarrai sempre un segno delle nostre vite; ci porteremo sempre dentro tutto ciò che ci hai trasmesso e regalato: tienici d’occhio da lassù, Gabiàn, e dag dèinter”.