Il problema è causato dall’aria irrespirabile degli ultimi giorni

Il territorio è un altro, ma la protesta sta salendo soprattutto a San Cesario. Vediamo di fare chiarezza. La zona è quella in fondo al cimitero di Spilamberto, con l’impianto di bitume fonte di discussione nei due paesi: da un lato del fiume Panaro i residenti si lamentano per il cattivo odore, e a San Cesario, che si trova di fronte all’azienda aldilà della sponda, la situazione è già stata affrontata in una recente assemblea pubblica. Al momento rimane un’interrogazione presentata al sindaco Gianfranco Gozzoli, per richiamare l’attenzione sulla necessità di maggiori controlli sulle emissioni generate dall’impianto. Secondo il consigliere del Gruppo Lista Civica Sabina Piccinini però la situazione negli ultimi giorni è diventata esasperante.

Nel pomeriggio è arrivata la comunicazione che l’interrogazione, urgente per lista Civica, non è stata inserita nell’ordine del giorno del Consiglio Comunale previsto per il 20 novembre. Una decisione deludente per la Piccinini che si è detta pronta a rivolgersi immediatamente al Prefetto di Modena Michele di Bari. Le proteste a San Cesario non nascerebbero solamente per il cattivo odore, ma anche per il timore derivato dai fumi del bitume, legato alla presenza di idrocarburi policiclici aromatici classificati come possibili cancerogeni.