Ad una settimana dal super debutto, il titolo scende sotto il prezzo di collocamento, poi risale

Era partita di scatto, ma ora rallenta la corsa della Ferrari a Wall Street. Ad una settimana esatta dal debutto in Borsa, sul listino del New York Stock Exchange – un debutto super, con rialzi fino al 17% –, il Cavallino ora accusa qualche problema al motore. Ieri per la prima volta il titolo è sceso sotto il prezzo di collocamento, fissato a 52 dollari per azione. Poi una leggera risalita e la chiusura di giornata a 53,85 dollari per azione, in ribasso comunque de 2,13% rispetto alla seduta precedente. Dopo l’euforia iniziale, gli investitori hanno iniziato a fare i conti con i multipli della società e sembrano aver giudicato per il momento troppo caro il valore dei primi giorni. Sul piatto, al momento, la liquidità disponibile è limitata al 10% del capitale. A partire da gennaio, finiranno sul mercato anche le azioni che verranno consegnate ai soci di Fiat Chrysler con lo scorporo di Ferrari dalla casa madre torinese. All’inizio del 2016, Maranello passerà sotto il controllo di Exor: la holding della famiglia Agnelli avrà in mano un quarto del capitale, ma, grazie al meccanismo del voto multiplo, peserà molto di più.