Per il Cavallino il debutto in Borsa è una svolta epocale. Grande attesa alla vigilia: secondo i rumors, la domanda avrebbe superato le azioni messe in offerta

In casa Ferrari il conto alla rovescia è partito. Domani, poco dopo le ore 15 italiane, il Cavallino Rampante debutterà ufficialmente a Wall Street: una svolta epocale nella storia della Rossa, marchio di portata globale ora anche dal punto di vista finanziario. Per molti analisti, è l’evento dell’anno sul listino americano, almeno per quanto riguarda le nuove quotazioni. Al tradizionale rito del suono della campanella parteciperanno il presidente Sergio Marchionne, affiancato da Piero Ferrari, Amedeo Felisa e Alessandro Gilli, rispettivamente vicepresidente, amministratore delegato e direttore finanziario della Casa di Maranello. La vigilia è di effervescente attesa. Il road show con gli investitori ha fatto il tutto esaurito a Londra e a Maranello e, secondo i rumors, la domanda avrebbe superato le azioni offerte nella forchetta di prezzo tra 48 e 52 dollari. Per noi sarà sempre la Ferrari, ma per chi ne vorrà monitorare l’andamento sul New York Stock Exchange si dovrà cercare alla voce ‘Race’, che in inglese significa corsa: è questa la denominazione del titolo, scelta da Marchionne in persona perché – ha fatto sapere lo stesso manager – “il nome Red (rosso, o meglio rossa) non era disponibile”. Sul mercato finirà circa poco meno del 10% del Cavallino, valutato intorno al miliardo di euro. La quotazione sarà accompagnata dalla altrettanto storica separazione dalla casa madre Fiat e dal trasferimento della sede legale in Olanda e di quella fiscale a Londra. Tempo di grandi cambiamenti, insomma. Intanto, Ferrari scalda i motori.