Ipakistani arrivati a Modena si ritrovano a dormire all’addiaccio. Ecco perché

Pakistan, Iran, Turchia, Grecia, Macedonia, Serbia, Ungheria, Austria, Italia. E’ il viaggio estenuante affrontato dai pakistani che oggi si ritrovano a passare le notti all’addiaccio sulle tribune del Novi Sad. Un’odissea vissuta in gran parte a piedi, salvo alcune tappe in taxi o treno. Per sfuggire alle violenze dei talebani. Il problema, ora che sono a Modena, è il limbo burocratico in cui si trovano. avendo raggiunto l’Italia via terra e non via mare, non possono essere gestiti con il programma di accoglienza europeo Triton. La conseguenza è che le pratiche per chiedere l’asilo politico non possono partire e dunque non hanno diritto, come gli altri, ad una casa e agli ormai famosi 33 euro al giorno. Il prefetto di Modena è al lavoro per trovare una soluzione.

A trovarsi nel limbo burocratico sono circa una trentina di persone. Ma i migranti pakistani arrivati a Modena sono in tutto 68. E tra loro c’è anche chi è arrivato dalla Libia, via mare, e dunque, tramite il programma Triton, è riuscito ad entrare nella macchina dell’accoglienza.

Questi, i più fortunati, sono ospitati in case messe a disposizione dal Comune di Modena. Il prefetto ora è al lavoro per trovare una soluzione anche per coloro che dormono all’addiaccio, qui al Novi Sad. Nei prossimi giorni queste persone dovrebbero essere trasferite a Bologna e di lì smistate in altre province della regione.